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Realizzazione di un impianto audio

topic originariamente inviato da GT-Abarth

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    L'amplificatore

    In genere l'aggiunta di un amplificatore si rende necessaria quando si desidera aggiungere un sub-woofer all'impianto ovvero si desidera cambiare gli altoparlanti di serie ed avere una maggiore potenza a disposizione o tutte e due le ipotesi.
    Prima di scegliere l'amplificatore verifichiamo se la sorgente offre l'uscita pre-out.
    In caso negativo esistono appositi adattatori di segnale oppure amplificatori predisposti per essere connessi alle normali uscite di potenza della radio, va anche detto che gli ampli a 4 canali offriranno 4 ingressi separati, per cui si manterrà la funzione fader della sorgente.
    Le sorgenti non predisposte presentano anche il problema di non avere il cavo di Remote Rontrol che serve a comandare l'accensione dell'ampli in contemporanea con la radio.
    Nel caso è possibile utilizzare lo stesso cavo dell'auto che comanda l'accensione della radio (è presente sullo spinotto ISO in corrispondenza del cavo ROSSO).

    Gli altoparlanti

    I driver installati di serie sono progettati in modo tale d'avere una resa ottimale con i watt disponibili sulla radio.
    In genere anche se si riesce ad ottenere un volume sufficiente il suono risulta poco dettagliato e con una gamma bassa poco credibile, e questo, è tanto più vero quanto minore è la potenza disponibile.
    I recenti impianti di serie sono stati dotati di sorgenti più potenti ma in passato ci sono stati dei casi in cui l'unica strada percorribile era la sostituzione integrale dell'impianto.
    Fuori discussione la possibilità di montare un amplificatore per avere una maggiore potenza disponibile: servirebbe solo a distruggere i driver.
    Molto più opportuno sostituire gli altoparlanti con modelli dedicati alla propria auto che non mancano in molti listini sia di produttori italiani che stranieri.

    Le modifiche possibili.

    Senza amplificatore aggiunto

    Sostituire gli altoparlanti di serie con modelli compatibili alle predisposizioni della propria auto.
    Esistono degli appositi Kit composti di tweeter, woofer e crossover dedicato ed eventuali adattatori per gli altoparlanti.
    In ogni caso non considerare la potenza degli altoparlanti un fattore fondamentale: non è affatto vero che un altoparlante più potente ha una maggiore resa!
    E' vero il contrario, cioè la radio non sarà in grado di pilotare adeguatamente il driver che finirà per avere una resa peggiore di quello di serie.
    Un altoparlante "agile" con una potenza compresa tra 50-70 Watt Max, offrirà certamente migliori prestazioni.
    Nelle auto a due volumi (Punto, Clio ecc.) per potenziare la gamma bassa è possibile utilizzare alcuni modelli di sub amplificati da sistemare sotto il sedile guidatore o passeggero.
    Non si tratta di sub veri e propri ma di un rinforzo dei bassi.
    Per il collegamento vale quanto detto alla voce amplificatore in questa pagina.

    Nelle auto a tre volumi è possibile sfruttare la cappelliera (sotto lunotto) e installare una coppia di woofer da 16 cm opportunamente filtrati con crossover passa-basso a 250 hz, sempre che la potenza della radio sia almeno 40 watt x 4 canali.
    L'emissione di detti woofer sarà completata da una coppia di coassiali di un diametro compreso fra 87 e 100 mm, sempre con filtro crossover, questa volta, passa-alto.
    Se provate a calcolare il crossover ( è sufficiente una pendenza di 6 dB), otterrete per la bobina, da inserire in serie ai woofer un valore di 2,5 mh e per il condensatore, da inserire in serie ai coassiali 150 MF.
    Data la minima distanza che separa i componenti usare per la bobina 2mH e per il condensatore 100MF.
    Consiglio di attenuare i coassiali inserendo una resistenza del valore di 4,7 ohm con potenza di almeno 10 watt (la resistenza va collegata sempre in serie, prima o dopo il condensatore).
    L'impedenza di un tale sistema sarà superiore ai 4 ohm, quindi di tutta tranquillità per la sorgente che potrebbe avere, invece, problemi a gestire un carico fortemente reattivo-induttivo.
    Regolando i controlli di tono adeguatamente e agendo sul fader della sorgente, si riesce a trovare il giusto equilibrio fra anteriore, posteriore e gamma bassa.

    Con amplificatore aggiunto...

    Partendo dal presupposto che le modifiche vanno fatte una volta e bene, scegliamo un amplificatore di potenza compresa tra i 45 e 60 watt RMS che abbia 4 canali con filtri attivi passa-basso per il subwoofer e passa-alto per il resto degli altoparlanti.
    Per la scelta seguire le avvertenze riportate alla voce amplificatore di questa pagina.
    Per i meno esperti i filtri passa-basso e passa-alto, citati sopra, rispettivamente servono:
    1. Privare il sub delle frequenze medie ed alte (anche buona parte delle basse) che se sarebbero riprodotte dal sub-woofer, certamente non danneggerebbero l'altoparlante, ma il risultato acustico sarebbe molto discutibile.

    2. evitare, nel caso del passa-alto, che le frequenze molto basse giungano ai woofer del sistema anteriore-posteriore.
      Anche se non è detto che danneggerebbero i woofer, le frequenze basse, certamente finirebbero con l'affaticare i woofer rendendo la riproduzione confusa e, a conti fatti, meno dettagliata proprio in gamma bassa!
      I due filtri vanno centrati su frequenze comprese tra i 50 e 70 hz, badando, quando il tipo di filtro lo permette, di sovrapporre i due incroci.
    Ad esempio, fissare il passa-basso a 60hz ed il passa alto a 50hz.
     
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6 replies since 10/8/2014, 15:44   7099 views
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